La vita è come un “Monopoli” complesso.

Come ho detto più volte questo blog ha lo scopo di tenere traccia degli avvenimenti storici che influiscono sulle sorti del mercato azionario.

E mi ripeto, il mio solo obiettivo è quello di scrivere una lettera al Gianluca del futuro e di ricordargli alcune cose accadute nel passato. (A proposito di questo, consiglio per coloro che non hanno un blog come me, l’applicazione tedesca ((ma immagino ne esista anche una italiana)), “ZukunftsMail.com” dove è possibile programmare l’invio di una mail al proprio indirizzo e riceverla nel futuro).

Oggi, siamo in un periodo di infinita incertezza. La guerra in Ucraina, l’aumento dei prezzi delle materie prime, la crisi del debito pubblico e l’inflazione, sono tutti chiari campanelli di allarme che, a livello scolastico, indicano l’avvicinarsi di una forte recessione.

(Non dico nulla di diverso da quello che dicono diversi quotidiani, tanto è vero che su Google Trends il termine “Global Recession” ha raggiunto un incremento di ricerca del 600%)

Però perché non posso dire con certezza, ma solo in teoria, che si sta avvicinando una recessione?

Ecco qui il motivo del titolo, perché gli interventi degli stati, con le politiche monetarie, sono in grado di cambiare le regole del gioco e di ribaltare gli esiti di qualsiasi previsione.

Cosa mi aspetto personalmente dai mercati?

Questo articolo era stato iniziato ad agosto e per motivi di tempo non sono riuscito a completarlo. Ad oggi, alcune delle cose che avevo scritto qualche mese fa si sono avverate.

Il mio outlook tuttavia rimane ancora stabile alla visione di agosto ovvero:

Mercato Azionario: le stocks iniziano a diventare interessanti. Le valutazioni si stanno abbassando, il rapporto P/E di Schiller sta rientrando nei parametri “normali”. Sto iniziando a comprare con l’ottica di fare ulteriori ingressi in un futuro prossimo.

Mercato Obbligazionario: anche questo abbastanza interessante. I tassi continuano a salire ed i bond diventano più redditizi. Il piano politico di incrementare i tassi ogni 3/6 mesi però fa svalutare sistematicamente gli investimenti. Ho fatto un ingresso prima che si insediasse il governo Meloni di 50.000€ su un BTP a scadenza 9 mesi. Rendimento netto 1%. Un amico (Marco) è entrato con 40.000€ sui 10 anni, rendimento 4% in due settimane (Il rischio paga).

Liquidità: in questo periodo è un asset più stabile di qualsiasi altra cosa. Gli investimenti continuano a scendere, azioni, obbligazioni, case e perfino l’oro, nulla è sicuro. I conti rimangono l’unica cosa sicura. Tanto è vero che il denaro depositato sui conti ha raggiunto un nuovo record, superiore alla crisi del 2008.

Mercato Immobiliare: i prezzi sono ancora troppo alti, alcune persone stanno acquistando le case che non sono riuscite a comprarsi nel periodo di pieno boom. Unica differenza i tassi di interesse stanno incrementando. Spunto interessante, un aumento dei tassi dei mutui del 2% comporta un calo di circa 10% nel prezzo delle case.

Consiglio al me del futuro: visto che le regole cambieranno di nuovo e i tassi torneranno a scendere. Non appena toccano un tasso vicino all’1% indebitati e compra subito una o più case.

Related Posts

Leave a Reply

Your email address will not be published. Required fields are marked *